Cantine e vino

Gestione del suolo nella viticoltura biologica.

Lo studio degli ambienti determina la base conoscitiva per intervenire con tecniche colturali appropriate e calibrate nell’ottica della razionalizzazione delle risorse impiegate e nel miglioramento generale delle produzioni. Ad esempio la gestione del suolo che ha avuto un grande ruolo nell’incremento delle produzioni dal dopo guerra fino agli anni novanta, è stata poi rivista in termini di salvaguardia della risorsa pedologica tramite l’introduzione di nuove attrezzature che si fondano sui principi della minima lavorazione e che mirano alla salvaguardia del rischio erosivo, oppure il passaggio alla gestione del cotico erboso spontaneo o artificiale anche negli ambienti in cui la risorsa idrica naturale rappresenta un fattore limitante.

Il terreno, come l’acqua, l’aria e l’energia, è una delle nostre più importanti risorse: le nostre future condizioni di vita dipenderanno principalmente da come saranno gestite queste fonti. Il terreno, con la sua struttura fisica e composizione chimica, influisce direttamente sul sistema di sviluppo radicale fornendo acqua e sali minerali. Un grave pericolo ecologico legato alla scarsa vitalità del suolo, causata da effetti di inquinamento e da una cattiva gestione del sistema, è riscontrato a livello globale. Lo sviluppo e l’applicazione di sistemi appropriati per la gestione del suolo rappresenta una sfida cui è indispensabile rispondere urgentemente per permettere il mantenimento a lungo termine della fertilità del terreno.

La viticoltura biologica ha lo scopo di incrementare naturalmente la fertilità del suolo. Questa è supportata da una positiva e stabile combinazione dell’attività dei microrganismi, da idonee condizioni del terreno quanto a disponibilità di sostanza organica/humus, stabilità della struttura, contenuto bilanciato dei nutrienti e contenuto di acqua. La fertilità, definita come capacità del suolo di sostenere in maniera duratura la produzione vegetale, deve essere mantenuta e, per quanto è possibile, migliorata.

La viticoltura biologica è quindi basata sulla “vitalità del suolo” e sulla conservazione di questa fonte. I principali problemi di un’appropriata gestione del terreno sono i seguenti:

-mantenere o migliorare il contenuto di materiale organico/humus nel terreno.

-stimolare i microrganismi attivi nel terreno, conseguendo una composizione ricca e bilanciata flora e fauna del suolo.

-mantenere una struttura del suolo stabile e omogenea per garantire il necessario equilibrio tra acqua e aria.

-mantenere il terreno inerbito (in via temporanea o permanente) per ridurne al minimo l’erosione.

-effettuare operazioni meccaniche conservative evitando la compattazione del terreno.

-arricchire il terreno con elementi nutritivi (micro e macro elementi)

 

Rispondi

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: