Alcuni lettori di questo blog, che naturalmente ringraziamo per la cortesia e l’attenzione con le quali ci seguono, hanno sollecitato alcuni consigli su quali vini scegliere per le prossime festività.
Mio Dio, abbiamo pensato, era forse più semplice chiedere suggerimenti sulla sestina vincente del prossimo Enalotto, che pare essere consistente. Tante infatti sono le aree italiane di eccellenza e, soprattutto, tantissime le scelte possibili, in accordo con i propri gusti, le rispettive sensibilità e la propensione a spendere, perché anche il prezzo è importante. Non siamo ipocriti! E’ facile bere bene spendendo oltre 50 euro a bottiglia mentre è molto più difficile (e, se permettete, professionale) bere bene a 10-15 euro la bottiglia.
Ma tant’è!
Serve una premessa iniziale. Quelle che seguono sono solamente considerazioni di carattere personale, con un unico filo conduttore, l’amore incondizionato verso il vino italiano: per cortesia bevete (e brindate) italiano!
E date spazio agli eccellenti, straordinari vitigni regionali, che troppo spesso sgomitano nelle carte dei vini e sugli scaffali con i più blasonati vitigni internazionali: quando li degustate, chiudete gli occhi per un attimo e cercate di ricordarvi i territori nei quali sono prodotti. Sono i vostri luoghi della memoria oppure del cuore, la vacanza appena fatta, il luogo del ritrovato amore, la cena indimenticabile tra grandi amici, il primo bacio…
Quando pensiamo al menù delle Feste, è inevitabile partire dalle pietanze, con una variabilità di proposte praticamente infinita, dalla straordinaria cucina regionale a quella più innovativa e di tendenza (MasterChef miete ogni giorno nuovi adepti). Fatto sta che la passione per il buon cibo rischia spesso di far passare il vino il secondo piano, come fosse un dettaglio dell’ultimo minuto.
Un errore secondo chi, come noi, è convinto che il buon vino sia fondamentale per esaltare i saporidelle ricette, soprattutto nelle occasioni speciali: per cui come prima regola predisponete una bozza di menù e con calma ed entusiasmo scegliete il buon vino per ogni abbinamento, il vostro buon vino.
Prima di tutto, un brindisi di benvenuto, in ogni caso, non si nega a nessuno: ecco perchéil primo consiglio è valido per tutti, indipendentemente dalla scelta dei piatti. Come prima bottiglia da sorseggiare prima di sedersi a tavola, una buona idea può essere quella di optare per un metodo classico, scegliendo non solo tra un Franciacorta oppure un Trento DOC, ma anche tra tantissimi prodotti regionali, dal Piemonte all’Etna, tutti eccellenti.
Antipasti. Per chi opteràperun menu a base di pesce, con appetizers o finger foods a base di crostacei, molluschi o pesce affumicato, ma anche di verdure e formaggi freschi, la soluzione potrebbe essere un metodo Charmat, non solamente Prosecco, ma spaziando anche in questo caso tra le tante bollicine regionali dalle Falanghine, al Grillo, al Bombino, al Pignoletto; oppure un vino rosato, dal Chiaretto del Garda, al Cerasuolo, ai rosati salentini. Chi invece preferisce cominciare con salumi e formaggi stagionati, può orientarsi su un vino rosso giovane, come un Novello oppure una Barbera d’Asti.
Primi piatti. Per il menù di pesce, consigliamo di orientarsi tra i grandi vini bianchi, dal nord (Friulano, Sauvignon blanc, Gewurtztraminer 0 anche un Lugana) al centro-sud tra Falanghine, Greci e Fiani, al Vermentino sardo, al Bombino pugliese, ai Verdicchi marchigiani, ai Pecorini e Passerine abruzzesi.
Con i primi a base di carne, invece, se sostanziosi come una lasagna oppure se conditi con pomodoro, si può optare per un vino rosso di medio corpo e acidità come un Chianti, mentre le paste ripiene come i tradizionali tortellini in brodo si sposeranno bene con un brioso Lambrusco.
Secondi piatti. I piatti di pesce si esaltano in abbinamento con vini bianchi moderatamente profumati, quali Chardonnay, Riesling, Ribolle (sia ferme che spumantizzate). I grandi vini rossi, invece, (attenzione al prezzo) compariranno quando sarà la volta dei secondi tradizionali di carne, come arrosti o carni ripiene: con queste pietanze largo a bottiglie di Barolo, Barbaresco, Brunello di Montalcino e Amarone. Con la selvaggina vi suggeriamo una scelta leggermente diversa, orientandovi su vini meno strutturati e più bevibili come un Nebbiolo, oppure una fantastica Barbera (d’Alba, secondo noi).
Non ci resta altro, da parte nostra e dello staff di questo fantastico blog, che augurarvi un sereno Natale ed uno spumeggiante Anno Nuovo, sperando di avervi in qualche modo orientato nelle vostre scelte.
Ricordate sempre: cuore puro e animo sereno…