Mentre nella precedente nota abbiamo preso in esame le caratteristiche salienti delle più importanti foreste francesi (in primis) ed europee, in generale, in questa vorremmo presentare alcuni parametri che consideriamo interessanti dei legni americani ed extraeuropei, al fine di fornire utili indicazioni ai colleghi nella scelta delle essenze, anche in considerazione della tensione commerciale sul mercato attuale; ci riferiamo soprattutto ai prezzi al metro cubo al quale è arrivato il legno da tronchi francesi che ha costretto molte tonnellerie a diversificare le proprie proposte commerciali.
Querce nord-americane: negli Stati Uniti si utilizzano sostanzialmente legni ricavati da tre specie, Quercus alba (quercia bianca), Q. lobata e Q. Garryana (quercia dell’Oregon). La denominazione quercia bianca in realtà raggruppa diverse specie, quali Q. alba, Q. stellata, Q. macrocarpa, Q. lobata, Q. Garryana, ecc. (Vivas, 2003); pertanto tale denominazione si presta a confusione e deve essere abbandonata utilizzando il nome della specie. Q. alba possiede caratteristiche paragonabili a Q. robur e Q. petraea ma con un carattere distintivo molto importante: lo spessore delle sue tille consentono di produrre botti stagne anche da legname segato. Le zone di origine svolgono un ruolo fondamentale, caratterizzando la grana e il contenuto in estratto secco e fenoli dei legni come si può facilmente notare dalla Figura 1 e dalla Tabella 1.
Figura 1. Percentuale di fibre e vasi nel durame di Q. alba di diverse foreste americane (da Vivas, modif).
Tabella 1. Variabilità nella composizione del legno di quercia di diverse origini botaniche e geografiche (da Vivas, modif).
Origine dei legni | Estratto secco | Fenoli totali | Tannini ellagici totali | Eugenolo | Whisky lattoni |
mg/g | DO 280nm | mg/g | µg/g | µg/g | |
Francia
Q. robur Q. petraea |
109 ± 5,9 87 ± 17,1 |
22,4 ± 4,8 18,5 ± 5,1 |
62,5 ± 15 54,6 ± 19,1 |
1,1 ± 0,57 6,1 ± 1,86 |
5,5 ± 3,08 69 ± 13,25 |
Missouri (USA)
Q. alba |
43 ± 4,5 |
6 ± 1,2 |
48 ± 9,7 |
3,8 ± 1,38 |
174 48,72 |
Querce asiatiche: non sono sostanzialmente utilizzate nella fabbricazione delle botti e considerando l’elevato numero di specie dell’Asia temperate e tropicale, esistono fondati rischi di confusione. In questa sede possiamo solamente ricordare la quercia del Giappone (Q. mongolica) e le querce dell’India o dell’Himalaya, quali Q. glauca, Q. incana, Q. lamellosa. In Cambogia, Birmania, Tailandia si trova frequentemente la quercia dell’Indocina (Q. fenestrata) e nelle Filippine e nelle Celebes Q. caudatifolia e Q. celebica sono le più diffuse. In Cina le foreste di quercia sono più abbondanti, soprattutto nelle regioni settentrionali con presenza di Q. Henryi, Q. mongolica, Q. acutissima e Q. aliena.